Vi invito a leggere fino alla fine questo articolo, perché quello che sto per dirvi potrebbe non piacere a tutti, ma è una riflessione necessaria per capire davvero come aiutare Gaza senza danneggiare noi stessi.
La Mia Posizione: Con Gaza, Contro il Teatro
Lo dico subito e senza giri di parole: io sto con la Palestina. Sto con i bambini di Gaza che muoiono sotto le bombe. Sto con le famiglie che hanno perso tutto. Sto con chi lotta per la dignità e la libertà.
Ma non sto con chi pensa che bloccare Milano, Firenze o Genova sia la soluzione . Non sto con chi crede che mettere blocchi di cemento sui binari ferroviari aiuti i palestinesi . Non sto con chi trasforma una causa giusta in un circo mediatico che danneggia tutti noi.
Il Paradosso delle Proteste Simboliche
Guardiamo i fatti. Il 3 ottobre abbiamo assistito a scene che si ripetono ormai da mesi: tangenziali bloccate, porti paralizzati, treni cancellati A Milano oltre 30mila persone hanno occupato la tangenziale Est, creando caos e tensioni con le forze dell'ordine . A Firenze hanno posizionato blocchi di cemento sui binari, causando ritardi fino a 400 minuti .
Ma dimmi una cosa: come aiuta Gaza un lavoratore che perde una giornata di stipendio perché non riesce ad arrivare al lavoro? Come aiuta la Palestina una famiglia che non può prendere il treno per andare a trovare un parente malato?
La Differenza Tra Solidarietà e Simbolismo
Solidarietà Vera
La solidarietà vera si misura in azioni concrete. È mandare aiuti umanitari. È fare pressione diplomatica. È boicottare prodotti israeliani se credi in quella strategia. È informare, sensibilizzare, costruire ponti.
La Global Sumud Flotilla, con tutti i suoi limiti, almeno tentava di portare aiuti concreti a Gaza I parlamentari e gli attivisti a bordo rischiavano davvero qualcosa per una causa in cui credevano.
Simbolismo Vuoto
Il simbolismo vuoto è quello che abbiamo visto nelle nostre città. È bloccare il porto di Livorno impedendo il traffico commerciale È occupare i binari di Bologna causando la chiusura dell'A14 . È lanciare bombe carta contro la polizia a Firenze .
Questo non è attivismo. È narcisismo collettivo.
Il Danno Collaterale Che Nessuno Calcola
Chi Paga Davvero il Prezzo
Quando bloccate una tangenziale, chi ne paga le conseguenze? Non Netanyahu. Non il governo israeliano. Non i generali che bombardano Gaza.
Le conseguenze le pagano:
- L'operaio che arriva in ritardo e rischia il posto
- L'anziano che non può raggiungere l'ospedale per una visita
- Il piccolo imprenditore che perde clienti per i ritardi
- Le famiglie che vedono aumentare i costi dei trasporti
L'Effetto Boomerang
Queste proteste non solo non aiutano Gaza, ma danneggiano la stessa causa palestinese. Ogni volta che bloccate una strada, create un nemico in più. Ogni volta che causate disagi a persone innocenti, allontanate potenziali sostenitori.
Il risultato? La gente comune inizia a associare la causa palestinese al caos e ai disagi. E questo è esattamente il contrario di quello che dovremmo ottenere.
Le Alternative Concrete Che Funzionano
Pressione Economica Mirata
Invece di bloccare tutto, perché non concentrarsi su boicottaggi mirati? Perché non fare pressione sulle aziende che davvero collaborano con l'occupazione israeliana?
Informazione e Sensibilizzazione
Organizzate conferenze, dibattiti, proiezioni di documentari. Fate conoscere la storia palestinese nelle scuole e nelle università. Costruite una narrazione alternativa basata sui fatti.
Pressione Politica Intelligente
Fate lobbying sui parlamentari. Organizzate petizioni. Chiedete al governo italiano di prendere posizioni più nette. Ma fatelo con gli strumenti della democrazia, non con il caos.
Il Rischio della Radicalizzazione
Quando la Protesta Diventa Violenza
Quello che mi preoccupa di più è la deriva che stiamo vedendo. A Milano hanno lanciato pietre contro la polizia . A Firenze bombe carta e fumogeni . A Salerno ci sono stati feriti tra agenti e manifestanti.
Questa non è resistenza. È stupidità.
Il Gioco di Salvini e della Destra
Ogni atto di violenza, ogni blocco stradale, ogni scontro con la polizia è un regalo alla destra. Salvini può dire: "Vedete? Sono violenti, sono estremisti" E la gente comune gli dà ragione.
State facendo il gioco di chi volete combattere.
La Mia Proposta: Solidarietà Intelligente
Tre Principi Fondamentali
Non danneggiare gli innocenti: Ogni azione deve essere mirata contro chi ha davvero responsabilità, non contro la gente comune.
Costruire consenso, non dividerlo: L'obiettivo deve essere allargare il fronte di solidarietà con la Palestina, non restringerlo.
Essere concreti, non simbolici: Ogni iniziativa deve avere un impatto reale sulla situazione, non essere solo un gesto mediatico.
Azioni Che Funzionano
- Boicottaggio mirato di prodotti e aziende israeliane
- Campagne di informazione nelle scuole e università
- Pressione diplomatica attraverso i canali istituzionali
- Raccolta fondi per aiuti umanitari diretti
- Gemellaggio tra città italiane e palestinesi
Conclusioni: La Strada Giusta Esiste
Cari lettori, la causa palestinese è giusta. Gaza ha bisogno del nostro aiuto. Ma non di questo tipo di aiuto.
Non servono blocchi stradali che danneggiano lavoratori italiani. Non servono scontri con la polizia che alimentano la propaganda della destra. Non servono gesti simbolici che non cambiano nulla per chi soffre davvero.
Serve intelligenza. Serve strategia. Serve la capacità di distinguere tra quello che ci fa sentire bene e quello che funziona davvero.
La solidarietà vera non si misura in chilometri di tangenziale bloccata, ma in vite salvate e diritti conquistati. È ora di scegliere da che parte stare: dalla parte del teatro o dalla parte dell'efficacia.
Perché Gaza merita di più dei nostri narcisismi. Merita azioni concrete, non performance da social media.
E noi, come italiani, meritiamo di poter sostenere una causa giusta senza dover pagare il prezzo di proteste che danneggiano tutti tranne chi dovrebbero colpire.
La strada giusta esiste. Basta avere il coraggio di imboccarla.

Complimenti, sono d'accordo con tutto quello che hai detto.
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