sabato 31 ottobre 2020

Ora è guerra........

A questo siamo arrivati. Pur di proteggere il nostro stile di vita (illusi), adesso proponiamo senza nemmeno provare un po' di vergogna di isolare i più fragili (anziani, ma anche immunodepressi, cardiopatici, diabetici...), così che la società dei più forti possa continuare a consumare e celebrare se stessa nonostante il virus.


Illusi, prima ancora che carogne. Il contagio e quindi l'indebolimento e il crollo eventuale del sistema non lo fermi isolando i più fragili. Perché se le persone circolano, continua a circolare il virus, con tutte le sue conseguenze. Il problema non è solo la mortalità.


In ospedale non ci finiscono solo gli anziani. Devo ricordare il primo paziente intubato di Codogno quanti anni aveva? Sappiamo ancora troppo poco di questo virus. Adesso si inizia a parlare degli effetti a lungo termine della malattia e dei sintomi persistenti.


Isolare i più fragili? Cosa vuol dire? Separare gli anziani che vivono in famiglia per metterli dove? E i giovani con malattie che li mettono a rischio dovremmo separare anche loro da chi se ne prende cura? E i docenti, i medici, gli autisti dai 50, 60 anni in su? Gli chiediamo di stare a casa e li sostituiamo con personale giovane? Ma non è evidente l'assurdità di una simile proposta?


Per la cronaca i più fragili hanno già una vita sociale decisamente contenuta. Non mi pare di vedere in giro movide di vecchietti o assembramenti di immunodepressi. Non sono di certo loro a circolare di più fra scuole, bar, ristoranti, uffici a qualsiasi ora.


Tra l'altro sono proposte velleitarie, fini a se stesse, giusto il tempo di diffondere un altro po' di odio, rabbia e frustrazione fra le persone. Nessuno dice come, con quali risorse andrebbe realizzato questo piano. Guarda un po'.


Forse non è ben chiaro che siamo tutti uno. Che se davvero vogliamo proteggere i più deboli dobbiamo proteggerci tutti. Che siamo tutti responsabili dei nostri comportamenti nella stessa misura.


I più fragili oggi oltre che dal virus andranno protetti da questo disgustoso cinismo ed egoismo mascherato da buon senso.


Una società che arriva al punto di parlare apertamente di più fragili che impediscono al resto dei cittadini di non poter fare l'happy  hour o di ballare, è una società destinata al rovinoso fallimento e distruzione.

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