giovedì 20 ottobre 2011

Ministeri al Nord, sono illegali

Cattive notizie per la Lega Nord. Il tribunale di Roma ha annullato gli effetti dei decreti che istituivano le sedi periferiche dei ministeri a Monza, nella sede di Villa Reale. La decisione è stata presa dal giudice del lavoro di Roma, Anna Baroncini, che lo scorso 14 ottobre ha dichiarato “antisindacale” la condotta dell’esecutivo Berlusconi in merito alla questione in oggetto. Il contenuto del decreto, depositato oggi, è stato reso noto dai sindacati autonomi Sna.Pre.Co.M. e S.I.Pre, i quali avevano fatto ricorso perché il governo aveva dato il via libera alle sedi periferiche delle strutture, affidate ai ministri Umberto Bossi e Roberto Calderoli, senza coinvolgere i sindacati.

«La presidenza del consiglio dei ministri – si legge in una nota – dovrà chiudere le sedi periferiche delle strutture affidate ai ministri Bossi e Calderoli (rispettivamente, un dipartimento ed una struttura di missione). Nella specie dovrà essere chiusa l’unica sede distaccata finora istituita presso la città di Monza. Difatti, la presidenza del consiglio dei ministri avrebbe dovuto coinvolgere le organizzazioni sindacali operanti nel relativo comparto, attivando le prescritte forme di partecipazione sindacale (informazione preventiva e concertazione), prima di procedere all’istituzione delle anzidette sedi».
La Lega dovrà quindi fare un passo indietro e accettare la chiusura dei suddetti uffici, uno dei pochi episodi di questi mesi che aveva trovato il consenso della base del partito padano. Questo, nonostante si trattasse di un compromesso rispetto alla ben nota richiesta di trasferire di peso interi ministeri al Nord. «La decisione del Tribunale di Roma di annullare gli effetti dei decreti che istituivano le sedi periferiche dei ministeri a Monza è una nuova, l’ennesima, sconfitta per il Governo Bossi-Berlusconi – ha commentato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti – Il ricorso promosso dai sindacati è riuscito a sventare uno dei tanti attacchi che il Governo Pdl-Lega ha lanciato in questi anni alla Capitale». Grande soddisfazione espressa anche dalle opposizioni, a cominciare da Marco Meloni, responsabile riforma dello Stato e PA del Pd: «Il tribunale mette fine alla farsa dei ministeri a Monza – ha sottolineato Meloni – Adesso però vorremmo sapere quanto ancora gli italiani dovranno pagare per far fare a Bossi altri giri di giostra al Luna Park propagandistico. La bocciatura dei ministeri arriva proprio mentre il presidente del Consiglio ammette di non avere più un soldo, con un disegno di legge sullo sviluppo privo di qualsiasi risorsa». Un plauso al giudice del lavoro di Roma arriva anche dall’Idv, attraverso il responsabile lavoro Maurizio Zipponi: «Sentenza ineccepibile: ha chiuso le sedi decentrate degli inesistenti ministeri di Monza, meri luoghi di propaganda leghista pagati dalle tasche di tutti i cittadini».
Nessun commento arriva invece dalla Lega Nord, già alle prese in queste ore con le sempre più forti tensioni interne. Ultime in ordine di tempo, quelle tra il leader Bossi e il sindaco di Verona Flavio Tosi, definito «uno stronzo» proprio dal Senatur

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